Qual è il primo passo per recuperare il tuo credito?

Premesso che ogni caso è diverso per le sue peculiarità ed è necessaria una valutazione in concreto possiamo individuare uno schema nelle procedure di recupero crediti.

Vi sono infatti, molte considerazioni preliminari da effettuare prima di decidere se procedere al recupero o meno:

  1. Prima infatti è opportuno verificare l’intervenuta prescrizione del diritto e quindi se sia passato troppo tempo per avanzare una richiesta. Le tempistiche cambiano a seconda di vari fattori come per esempio se si tratta di responsabilità contrattuale o extracontrattuale, se il caso ricade in una delle ipotesi speciali come la responsabilità per danni stradali ecc.
  2. Natura del debitore: ossia verificare se il debitore è un privato ovvero una società ed in questo secondo che tipologia (s.r.l, s.n.c, s.p.a, s.r.l.s, s.a.s ecc.). Spesso soggetti titolari di società agiscono come privati e non come rappresentati delle società.
  3. Verificare se il debitore ha mai proceduto alla contestazione del credito oppure se al contrario ha effettuato un riconoscimento del debito o una promessa di pagamento.

Queste sono solo alcune delle domande che è opportuno porsi prima di procedere alla prima fase.

La prima fase (facoltativa a seconda dei casi) è quella dell’invio di una lettera A/R al fine di tentare di trovare un accordo condiviso sulla controversia. Tale fase può ben essere espletata dal creditore in proprio inviando al debitore una PEC ovvero una lettera A/R. Tuttavia, si consiglia sempre di rivolgersi al Vostro legale di fiducia per non commettere errori nella redazione della richiesta.

La seconda fase si caratterizza per la necessità di ottenere un titolo esecutivo. Ciò si distingue se è il credito è fondato o meno su prova scritta. Infatti, se nel primo caso è possibile richiedere un’ingiunzione di pagamento al Giudice competente, nel secondo caso sarà necessario l’istaurazione di un giudizio ordinario. Quest’ultimo a seconda delle casistiche dovrà o potrà essere preceduto dalla procedura di mediazione volta al raggiungimento di un accordo tra le parti.

Esistano altri titoli esecutivi a cui ho dedicato un apposito articolo.

La terza fase è quella di notifica del titolo esecutivo ottenuto e del precetto ovvero l’atto con cui si intima di adempiere in un termine non inferiore di 10 giorni.

La quarta fase è l’esecuzione forzata dei beni del debitore. Infatti, una volta notificato il titolo esecutivo ed il precetto, il creditore può procedere al pignoramento dei beni del debitore.

È a discrezione del creditore poi scegliere quale tipologia di pignoramento perseguire: pignoramento presso terzi (es: conti correnti del debitore), pignoramento mobiliare, pignoramento immobiliare.

Quest’ultima fase potrà concludersi con la soddisfazione totale o parziale del credito vantato ovvero alla messa a perdita del credito per insolvenza del debitore.

È importante sottolineare che in qualunque momento è possibile raggiungere un accordo transattivo con il debitore.

Qualora desideri una pre-analisi gratuita per il tuo caso specifico, potrai scrivere una email all’indirizzo: avv.edoardomenicucci@gmail.com, chiamare al numero 0583 418822.

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